Legge Regionale 28/2011 – Regione Abruzzo

Approvata dal Consiglio regionale con verbale n. 87/1 del 26 luglio 2011, pubblicata nel BURA 26 agosto 2011, n. 51 ed entrata in vigore il 24 novembre 2011 le Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche.


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LR_28_aprile_2011

Regolamento attuativo della legge regionale 11 agosto 2011, n. 28

 

Progettazione dei nodi trave-pilastro D.M. 2018

Le nuove norme tecniche per le costruzioni (D.M. 17/01/2018) entrate in vigore il 22 marzo 2018 prevedono verifiche di resistenza per i nodi delle strutture intelaiate in cemento armato indipendenti dall’ipotesi di progettazione in CDA o CDB;  §7.4.1 NTC-2018.

La progettazione dei nodi è in ogni caso intesa come ‘in capacità, quindi la sollecitazione di domanda dipende della quantità di barre effettivamente presenti nelle travi; §7.4.4.3.1 NTC-2018.

La scelta della sollecitazione di domanda del nodo deriva dal seguente schema, nel quale è considerato il contemporaneo snervamento delle barre delle travi:

Si osserva che un valore di VC compatibile con la capacità delle travi è almeno il massimo risultante dal calcolo, e che diminuendo l’azione sismica di progetto, a parità di armature delle travi, aumenta la sollecitazione di domanda del nodo.

La definizione della sollecitazione di domanda prescritta dalla norma può causare difficoltà inattese nella progettazione dei nodi se progettualmente si pensa a strutture non dissipative, per le quali le verifiche concettualmente non richiedono sovraresistenze gerarchiche fra i singoli elementi strutturali. Difficoltà inattese possono essere riscontrate soprattutto in siti a bassa sismicità, dove anche per strutture non dissipative può non esserci l’inversione del momento flettente sulle travi in prossimità del nodo, e quindi per i nodi interni la chiamata in causa della totale capacità delle barre all’intradosso può essere considerata una scelta piuttosto conservativa.

Le verifiche di resistenza (le stesse previste dal D.M. 2008 per le strutture progettate in classe di duttilità alta) sono basate sull’ipotesi di un meccanismo a traliccio, e quindi sono previsti i controlli sulla compressione e sulla trazione diagonale del calcestruzzo: “La capacità a taglio del nodo è fornita da un meccanismo a traliccio che, a seguito della fessurazione diagonale, vede operare contemporaneamente un meccanismo di taglio compressione ed un meccanismo di taglio trazione. Si devono pertanto soddisfare requisiti atti a garantire l’efficacia dei due meccanismi“.

La verifica a compressione diagonale è eseguita controllando con la [7.4.8] che la resistenza del puntone di calcestruzzo sia maggiore dell’azione di domanda definita in precedenza.

La verifica a trazione diagonale è eseguita controllando con la [7.4.10] che il confinamento del nodo sia adeguato. Se il confinamento è adeguato la verifica è soddisfatta, altrimenti il taglio nel nodo è affidato alle sole staffe e la verifica è eseguita con le [7.4.11] e [7.4.12]:

Le maggiori difficoltà nella progettazione dei nodi dipendono dalla verifica a trazione diagonale, per la quale risulta generalmente importante dimensionare le staffe in modo da ottenere un adeguato confinamento. Si osserva infatti che se il confinamento non è adeguato allora, ad esempio per un nodo interno con νd~0.1, è necessaria un’area di staffe almeno pari alla somma di quella delle barre all’intradosso ed all’estradosso della trave. Si osserva inoltre che nell’utilizzo della [7.4.10] non è tenuto in conto se il nodo è interamente confinato o meno.
La normativa permette l’utilizzo di modelli più accurati, tuttavia gli EuroCodici, a cui viene fatto riferimento come norma di comprovata validità, propongono un modello di verifica similare.

La necessità di verificare i nodi secondo i suddetti criteri porta a dover disporre maggiori quantitativi di staffe spesso molto maggiori di quanto sia possibile disporne rendendo il nodo praticamente non armabile. Nel D.M. 2008 invece nella progettazione di strutture a bassa duttilità era previsto solo un minimo di regolamento.

In conclusione, l’adozione delle NTC-2018 norme tecniche per le costruzioni, rende praticamente impossibile l’adozione di un sistema intelaiato con travi in spessore, promuovendo invece l’adozione di travi fonde poco adattabili tuttavia all’architettura delle costruzioni moderne.

Ing. Paride Pasquini